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Saluto romano a Marzabotto. L’incontro tra il superstite e l’atleta: “Non è fascista”

Il ragazzo, per festeggiare il gol appena segnato nel campo sportivo di Marzabotto, aveva fatto il saluto romano e mostrato una maglia nera con il tricolore della Repubblica di Salò. Un gesto, quello di Eugenio Maria Luppi, punito dalle istituzioni e dai media, che gli era costato anche una denuncia alla magistratura per apologia al fascismo.

Dopo la vicenda, risalente al 12 novembre, il riminese Franco Leoni Lautizi, tra i pochi sopravvissuti alla strage del Monte Sole, aveva chiesto un incontro con il calciatore. Lautizi, convinto che l’atleta si fosse comportato in quel modo perché non a conoscenza delle atrocità commesse dei nazisti in quel tragico autunno del 1944, desiderava infatti raccontargli di persona la realtà dei fatti. E così è successo: il giovane ha infatti accolto l’invito del superstite e i due si sono incontrati sabato per parlarne.

E’ momento importante per entrambi, e una ‘lezione di storia’ per Luppi. Come si legge in un post pubblicato sul suo profilo Facebook da Lautizi, il giovane non conosceva le efferatezze compiute in quella strage, sottovalutandone di conseguenza la gravità. “Ho passato con Eugenio una mezza giornata e non ho riscontrato in lui né fascismo né nazismo, non ha nemmeno i baffetti e il ciuffo alla Hitler che gli hanno postato sulla sua immagine. La sua idea di fascismo è solo una forma di protesta verso una politica ambigua che non fa niente per la disoccupazione dei giovani e il lavoro precario, parlamentari che delinquono e non hanno più nemmeno la dignità di vergognarsi e in questa sua idea, non posso che dargli ragione. Le istituzioni e la politica hanno fatto di tutto per rovinargli l’esistenza.” Cosa che, secondo Luppi, “Non si meritava”.

Questo – si legge ancora nel post – è il ragazzo che con il saluto fascista ha indignato Marzabotto, le associazioni, la politica e i media, e resosi conto del gesto stupido, ha scritto una lettera aperta di scuse ai giornali, precisando che non era sua intenzione offendere i Martiri di Monte Sole: tanto che non conosceva né lui né gli altri la tragedia che si era perpetrata in quel luogo“.

Foto da Facebook

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