Un detenuto di 37 anni si è tolto la vita nel carcere di Rimini. Il dramma si è consumato ieri, 10 agosto. L’uomo, di nazionalità marocchina, si è impiccato con un lenzuolo mentre i suoi due compagni di cella erano usciti per l’ora d’aria. E’ stato immediatamente soccorso dagli agenti e rianimato all’interno del carcere stesso, quindi trasportato d’urgenza all’Ospedale Infermi, ma qui ha cessato di vivere.
Il 37 enne doveva scontare una condanna definitiva e si trovava nella casa circondariale dei Casetti dal marzo scorso; alle spalle, una lunga lista di piccoli reati.
Una settimana fa aveva tentato un gesto autolesionistco che aveva allarmato la direzione del carcere. Era stato chiesto un consulto psicologico e uno specialista aveva incontrato il detenuto. Ma purtroppo tutto si è rivelato vano per far desistere l’uomo dai suoi propositi.
Si tratta del quarto suicidio in carcere in Emilia Romagna dall’inizio dell’anno.
Commenta Roberto Cavalieri, garante regionale dei detenuti: “Il tragico fatto avvenuto a Rimini fa balzare la nostra regione tra quelle in cui si concentra il maggior numero di suicidi in carcere. Siamo assieme a Sicilia, Campania, Lazio e Puglia e questo deve fare riflettere tenuto conto che rispetto a queste regioni abbiamo un numero inferiore di detenuti. A livello nazionale la Lombardia ha il triste primato dei suicidi di detenuti”.
E prosegue: “Dopo i precedenti casi avvenuti a Piacenza, Ravenna e Reggio ora questa notizia impone una riflessione sulla gestione delle persone fragili e che si trovavano in grande sorveglianza per avere già manifestato intenzioni suicidarie. E questa riflessione deve riguardare anche l’ambito sanitario e non soltanto quello amministrativo penitenziario”.