Il 27 aprile 1835 nasce a San Vito di Santarcangelo Pasquale Tosi.
Dopo gli studi nel seminario di Bertinoro entra nella Compagnia di Gesù nel 1862. I Gesuiti gli affidano una missione davvero speciale: viene inviato tra le tribù dei nativi americani delle Montagne Rocciose, dove trascorre quasi vent’anni nelle missioni indiane di Colville Valley e Cheney nello stato di Washington e di Coeur d’Alène, nell‘Idaho.
Nel 1886, insieme a padre Robaut, viene incaricato di accompagnare il vescovo di Victoria, il belga Charles Seghers, nella prima spedizione missionaria all’interno dell’Alaska. Tosi e Robaut trascorrono l’inverno 1886-1887 in Canada alla confluenza dei fiumi Yukon e Stewart.
Il vescovo Seghers va ad assistere la popolazione di un villaggio Athabaska devastato dagli alcolici e da una epidemia di morbillo mortale, entrambi portati dai bianchi. Ed è bianca la guida che, per motivi rimasti ancora sconosciuti, lo uccide poco prima di arrivare al villaggio. È ancora ricordato come “l’Apostolo dell’Alaska”. Tosi gli succede a capo della spedizione e nel 1887 fonda la prima missione dei Gesuiti in Alaska, a Nulato, poco distante da dove il vescovo è stato assassinato.
Durante gli anni passati nel Grande Nord, Padre Tosi lo percorre in tutte le direzioni, fondando ben 11 fra residenze e stazioni. Di queste sue escursioni lascia fedeli resoconti, con annotazioni preziose per gli studiosi e soprattutto per i paleontologi, poi pubblicate in sei puntate nel 1893 su “Civiltà Cattolica”.
Nel 1893 torna in Italia per trovare aiuti per l’ormai “sua” Alaska: non ottiene molto, se non la nomina nel 1894 da parte del Papa Leone XIII come capo della nuova prefettura apostolica alaskana.
Ritornato fra i suoi Esquimesi, intraprende l’ennesimo viaggio, ma è ormai fisicamente logorato dalla dura vita che conduce e dai pesanti lavori in condizioni climatiche estreme. Gli, succede allora, sia come Superiore per la missione in Alaska, sia come Prefetto apostolico, il Gesuita francese Jean-Baptiste René (1841-1916).
A malincuore, Tosi lascia St. Michael, il 13 settembre 1897, per un breve periodo di riposo a Juneau. Appena la nave lascia il porto, si sparano quattro colpi di cannone come segno della considerazione nella quale egli è tenuto da tutti. Una grave crisi cardiaca gli toglie la vita il 14 gennaio 1898, mentre si trova ancora a Juneau.
Nel febbraio 1896 così scrive l’“Alaska News” di Juneau: “Di tutti quelli che hanno viaggiato l’Alaska si può francamente affermare che nessuno la corse tanto per ogni verso quanto il padre Tosi, Prefetto Apostolico dell’Alaska. Durante la sua dimora di dodici anni nella valle dello Yukon, egli camminò migliaia e migliaia di miglia sopra un territorio mai prima calpestato da essere umano”.
Nel 1897 giunge in Alaska Jack London, per partecipare alla grande corsa all’oro del Klondike, immortalata in capolavori come “Zanna bianca” e “Il richiamo della foresta”.