L’Ospedale “Cervesi” è una delle eccellenze di Cattolica. Nonostante sia una piccola struttura, si è sempre distinta per la qualità dei servizi offerti. Fra chi vi opera, c’è Giuseppe Porcellini, Chirurgo Ortopedico della Spalla e Gomito, nato a Forlì. Il Dott. Porcellini, nella sua lunga carriera, si è preso cura anche di molti nomi noti, soprattutto dello sport, tra cui anche Valentino Rossi.
Dott. Porcellini, quanto è importante valorizzare un’eccellenza, in questo caso Ortopedia, in una piccola struttura ospedaliera come Cattolica?
“E’ molto importante. Nei grandi ospedali spesso non è facile dirigere al meglio tutti i reparti, invece i quelli piccoli le cose risultano meno complicate. Si cerca di organizzarsi meglio e di puntare sulla qualità. A Cattolica possiamo contare su uno staff preparato, non solo per quanto riguarda l’Ortopedia che è il mio campo. E questo credo sia vitale per qualsiasi struttura ospedaliera”.
Cosa si sa riguardo le voci ricorrenti di tagli nel “Cervesi”?
“Come ormai noto, perché la cosa è stata illustrata in un consiglio comunale aperto a Cattolica, non ci saranno ‘tagli all’ospedale’, perché vi è un piano di riordino ospedaliero dell’intera Ausl Romagna varato in ottemperanza alla decreto Balduzzi, e che per Cattolica prevede il graduale passaggio della fisiopatologia della riproduzione a Rimini all’interno del polo materno infantile e del percorso nascita aziendale. La chirurgia della spalla e del gomito resterà qui”.
Curare degli sportivi professionisti comporta responsabilità maggiori?
“Sicuramente, ma i miei pazienti non sono solo sportivi famosi e professionisti. Certo, avere a che fare con persone note, come calciatori, pallavolisti e motociclisti, è una grande soddisfazione, e certo si è messi anche alla prova più che con altri pazienti. Nel mio mestiere, però, devi saper gestire qualsiasi tipo di situazione e ormai ci sono abituato”.
La medicina è un lavoro o deve essere una vera e propria vocazione?
“Io sono molto contento di poter fare un lavoro che amo. Ho studiato e mi sono impegnato per diventare medico e potermi esprimere attraverso quello che faccio è motivo di grande orgoglio. Soprattutto sono felice di poterlo fare in Emilia Romagna e nella sanità pubblica. Aiutare gli altri mi fa stare molto bene e riuscire a mettere in piedi un paziente dopo un brutto incidente, mi ripaga di tutti gli sforzi fatti”.
In aprile a Cesena ci sarà un incontro medico piuttosto particolare, ci vuole spiegare di che cosa si tratta?
“Esattamente il 28 e 29 Aprile alla Technogym di Cesena, andrà in scena The Battle: due giornate in cui si sfideranno alcuni medici- chirurghi italiani e stranieri, tra cui anche io, sui temi riguardanti i traumi della spalla e del ginocchio. Ci saranno moltissimi ospiti tra cui anche il grande Arrigo Sacchi. L’anno scorso l’abbiamo organizzato a Roma, insieme al Presidente del Coni Giovanni Malagò, e ha avuto molto successo, così abbiamo voluto riproporlo anche quest’anno. Speriamo di poter raggiungere e magari superare il numero di presenze della passata edizione che sono arrivate addirittura a 540”.
Nicola Luccarelli