“Sono uscito stasera ma non ho letto l’Oroscopo”. Così si apre la canzone di Calcutta, giovane cantautore romano. E come sempre a proposito di astrologia, nessuno ci crede, ma tutti sbirciamo i pronostici delle stelle per capire quello il futuro riserva al nostro segno. Uno degli astrologi più in voga del momento, a cui molti chiedono consiglio, risponde al nome di Simon and the stars alias Simone Morandi (classe ’72), da Roma. A Simon (Acquario), che oggi 4 gennaio presenterà (alle ore 18, 00) a La Feltrinelli di Rimini, il suo libro ‘Oroscopo 2018. Il giro dell’anno in 12 segni’, abbiamo provato a chiedere cosa ci dovremo aspettare da questo 2018 appena iniziato e, anche quale sarà il segno protagonista di questo nuovo anno.
Simon, che cos’è l’Astrologia per te? E l’Oroscopo invece?
«Prima di tutto, un linguaggio con delle sue regole grammaticali e sintattiche, e con un enorme potenziale espressivo e descrittivo. Con l’astrologia si può parlare di tutto, raccontare trame, descrivere caratteri e dinamiche psicologiche, interpretare epoche storiche. Insomma, l’astrologia sta all’oroscopo come la lingua italiana ad un determinato genere letterario. Più vasta, comprensiva e multiforme la prima, più circoscritto e mirato il secondo».
Quando ti sei appassionato allo studio degli astri?
«E’ accaduto nel 2010, sette anni fa, quando ho iniziato a studiarla con continuità e dedizione. Ma mi sono accorto che il mio modo di pensare era già da prima intuitivamente astrologico. Sin da piccolo, avevo una naturale tendenza a mettere in correlazione gli eventi, cercare i nessi, cogliere coincidenze e concomitanze. Probabilmente il pensiero astrologico mi appartiene da sempre, e quando ho trovato il giusto percorso teorico per approfondirlo, ho un po’ bruciato le tappe».
Quante persone si rivolgono a te per sapere qualcosa sul proprio segno zodiacale? Sono più donne o uomini? Ci sono anche ragazzi giovani?
«La mia comunità su Facebook attualmente conta circa 225 mila persone ed è composta quasi interamente da donne, sono almeno il 95%, tra i 25 ed il 55 anni. Ultimamente però l’età si sta abbassando e spesso alle presentazioni vengono anche ragazzi e ragazze più giovani. E la cosa che mi colpisce è che questa nuova generazione di ‘astro-curiosi’ più che alle previsione è interessata proprio a scoprire il funzionamento di questa materia così affascinante».
Perché, secondo te, tanta gente consulta l’oroscopo?
«Forse un tempo la risposta sarebbe stata “per sentirsi supportati in alcuni momenti o scelte difficili”. O per “ricevere l’assoluzione”, come disse una volta scherzando la grandissima Barbara Alberti. Oggi però c’è un’astrologia più interattiva e partecipativa, dove il lettore cerca di capire di più su se stesso e sullo scenario di vita che sta attraversando, per fare un uso migliore del proprio libero arbitrio, che rimane l’unico e vero timone della navigazione. Io cerco di andare in questa direzione, cerco di non dare mai indicazioni perentorie, perché nella maggior parte dei casi, esatte o inesatte che siano, si rivelano ‘non giuste’, proprio perché unilaterali. Preferisco tracciare uno scenario di comprensione che induca il lettore a scegliere per sé».
Scusa se mi permetto, ma visto che ci sono vorrei chiederti anche io qualcosa sul mio segno. Io sono dei Pesci, non conosco l’ascendente. Sarà un anno positivo per me?
«Beh, senza l’ascendente ci manca un’informazione importante, però diciamo che per i Pesci l’ingresso nel 2018 coincide con la fine di una lunga quadratura di Saturno, un transito che porta con sé sfide, prove e rallentamenti. L’area del lavoro e della carriera è stata forse la più penalizzata negli ultimi due anni, durante i quali Saturno ha insegnato ai Pesci a fondare le proprie imprese sul realismo e sulla concretezza. Sono stati anni impegnativi, nel corso dei quali ogni volta che i Pesci hanno preso sottogamba alcuni aspetti pratici ed economici, hanno poi dovuto toccare con mano alcune delusioni. Oggi si accingono a cavalcare un 2018 di ripresa. Se le ‘lezioni’ di Saturno sono state ben apprese, nel nuovo anno hanno la possibilità di riproporre in chiave vincente alcune iniziative di lavoro, ma anche alcuni progetti di cambiamento personale, che negli anni passati si erano arenate o non avevano sortito gli effetti sperati».
Oggi sarai a Rimini per presentare il tuo libro. Cosa si dovranno aspettare i tuoi fan?
«Le mie presentazioni spaziano sempre nell’astrologia un po’ a 360 gradi. Ci saranno certamente le previsioni per il nuovo anno, ma lascio sempre molto spazio alle domande del pubblico, soprattutto sugli aspetti ‘grammaticali’ della materia: cos’è l’Ascendente, cos’è il Tema di nascita, cosa rappresentano i pianeti, e così via. Insomma, mi piace pensare che il pubblico possa tornare a casa con un piccolo focolaio di curiosità in più sull’astrologia, oltre che con l’oroscopo del nuovo anno. Rimini poi è una piazza davvero straordinaria. E’ il terzo anno che torno sempre in questi stessi giorni di inizio anno, c’è sempre una folla incredibile, un pubblico intelligente e curioso, e tiriamo sempre fino alla chiusura della libreria!».
Quindi, cosa ci riserverà il 2018, astrologicamente parlando? Sarà l’anno di quale segno?
«Io sono un po’ contrario alle ‘classifiche’, perché in molti casi ci sono segni che fanno più fatica, e quindi meriterebbero gli ultimi posti, ma che hanno anche la posta in gioco più alta in termini di successi e di grandi cambiamenti e questo li piazzerebbe invece sul podio. Diciamo però che i segni di Terra e d’Acqua avranno la loro grande rivincita, e se dovessimo dare una ‘medaglia d’oro, probabilmente la darei al Capricorno».
Se volete saperne di più su Simon and the stars potete visitare la pagina fb: Simonandthestars.
Nicola Luccarelli