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2016, meno imprese in Emilia Romagna e a Rimini

Il 2016, in EmiliaRomagna,  si chiude con un calo delle imprese attive (-2.766 unità, -0,7 per cento) di poco superiore a quella dell’anno precedente.

La più ampia riduzione si ha nelle costruzioni (-1.185), poi agricoltura, commercio e manifattura. Segnali positivi solo dai servizi.

Una struttura economica che, in termini di vitalità anagrafica, fatica a ritornare verso i numeri degli anni ante-crisi. E’ l’immagine che emerge dalla lettura che l’Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna ha effettuato sulla dinamica dei dati demografici delle imprese elaborando i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio della regione.

Il dato delle imprese attive rende l’effettiva capacità della base imprenditoriale. A fine 2016, le imprese attive erano 407.514, ovvero 2.766 in meno rispetto a fine 2015, (-0,7 per cento) con una flessione più ampia rispetto a quella del 2015, ma ancora su livelli pari alla metà degli anni 2013 e 2014. A livello nazionale, nel 2016, la tendenza alla riduzione delle imprese registrate si è attenuata fino allo 0,1 per cento.

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Anche nella provincia di Rimini il dato è negativo.
Nel 2016 le imprese registrate sono 34.248 contro le 34.339 del 2015 pari a 91 (-0,3%) in meno rispetto al 2015.

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I settori di attività economica che hanno maggiormente determinato la riduzione delle imprese attive sono le costruzioni (-103 unità, -2 per cento), l’agricoltura, silvicoltura e pesca (-38 unità, -1,5 per cento), l’insieme del commercio (-33 unità, -0,4 per cento), e il settore manifatturiero (-36 unità, -1,4 per cento).

Segnali positivi solo dai settori dei servizi (+44 unità, +4,6 per cento) e ristorazione e servizi di alloggio (+46 +1 per cento)

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