Il 19 dicembre 1909 nasce nel Borgo San Giovanni di Rimini Alfredo Neri, che diventerà uno dei migliori pugili italiani degli anni Trenta.
Così lo ricordano Alberto Crescentini e Carlo Ravegnani in “Quelli che…lo sport che passione”:
«Quindici anni di carriera, 512 combattimenti (il primo contro Mario Magnani), “Grin” per tutti, un gladiatore d’altri tempi che ha accarezzato per tre volte il sogno olimpico senza mai realizzarlo. Amsterdam 1928, Los Angeles 1932 e Berlino 1936, gli ultimi Giochi prima della Grande Guerra restano un miraggio per il fighter di borgo San Giovanni, uno dei pugili più valorosi della pluridecorata colonia riminese».
Per la precisione, sui suoi 512 combattimenti Neri conseguì 451 vittorie e 14 pareggi; uno di questi, nel 1929, arrivò alla fine del match con Piero Toscani, campione olimpico in carica avendo vinto la medaglia d’oro ad Amsterdam l’anno prima.
«Combattente dal temperamento esplosivo, in Olanda non ci andò per la giovane età (18 anni) e la scarsa esperienza internazionale. Il suo posto fu preso dal milanese Toscani che vinse l’oro ma poi fu costretto al match pari da Neri in uno splendido combattimento a Rimini. Nel 1930, “Grin” vinse il titolo italiano dei pesi medi a Roma contro Redaelli ed era pronto per le Olimpiadi americane. Ma dopo il raduno di Formia, i tecnici lo bocciarono a sorpresa. Delusione tremenda, però Neri aveva grinta da vendere e preparò i Giochi di Berlino vincendo il bronzo europeo a Budapest nel ’34. Si presentò alle selezioni per le Olimpiadi di Jesse Owens reduce da un infortunio al ginocchio, ma alla vigilia della sfida decisiva fu colpito da un violento attacco di febbre. Olimpiadi addio, era destino».
Neri faceva parte della squadra allenata da Cecchino Santarelli, nella quale militavano anche Libero Missirini, Edelweiss Rodriguez e Lotti.
Dopo l’abbandono dei combattimenti, per anni fu istruttore di boxe, allevando tutti talenti riminesi, da Alfio Righetti ai fratelli Stecca. Gestì anche il “Grin bar” in via Roma, ritrovo di altre glorie sportive come lui.
“Grin” mori a Rimini il 20 maggio 1988. La sua città ha deliberato nel 2017 di intitolargli un’area verde nella zona di nuova lottizzazione presso via Macanno.
(Ringraziamo il il figlio Moreno Neri per l’immagine in apertura gentilmente concessaci)