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1,5 MILIONI PER I DANNI DA ANIMALI SELVATICI

Gli imprenditori agricoli del nostro territorio pagano salata la convivenza tra agricoltura e fauna selvatica. Solo nell’ultimo anno a livello regionale hanno sostenuto costi per oltre 2,3 milioni di euro di danni dovuti proprio alla presenza e alla proliferazione di animali selvatici.

A rischio sono gli allevamenti, colpiti da lupi e da cani rinselvatichiti,  che solo nell’ultimo anno, sempre a livello regionale, hanno ucciso oltre 300 pecore, ma non mancano i danni indiretti per gli allevamenti bovini a causa di danni alle colture foraggere e ai cereali, e per i prodotti frutticoli, sottoposti tutti i giorni agli attacchi degli uccelli, e a molti prodotti orticoli.

Sul nostro territorio in particolare i campi di mais, grano e il foraggio sono danneggiati soprattutto da cinghiali, ormai fuori controllo. Branchi di questi animali scorrazzano indisturbati. I danni da cinghiale indennizzati nell’ultimo anno in Emilia-Romagna hanno superato i 700 mila euro di valore, un dato certamente inferiore ai reali danni prodotti da questi animali. Anche perché la loro rapida diffusione su tutto il territorio crea situazioni di pericolo perfino sulle strade. In Italia solo nel 2015 ci sono stati 214 episodi gravi di incidenti stradali con animali , di cui 171 con animali selvatici, in cui hanno perso la vita 18 persone e 145 sono rimaste ferite.

Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 è stato emesso un bando pubblico per l’assegnazione di contributi per interventi di prevenzione dei danni da fauna. Lo scopo è quello di sostenere gli agricoltori nella convivenza con la fauna autoctona, anche in aree non oggetto di specifici vincoli. Si tratta di contributi in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile, che va dai 3.000 ai 30.000 euro. Il bando è stato emesso il 2 agosto scorso e le richieste di partecipazione vanno presentate dall’8 agosto al 31 ottobre 2016. Il procedimento si concluderà entro il 7 febbraio 2017.

Complessivamente saranno assegnati 1.510.000 euro ad imprenditori agricoli in forma singola o associata. Le spese ammissibili riguardano la creazione di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali, recinzioni individuali in rete metallica o “shelter” in materiale plastico, reti antiuccello; la protezione elettrica a bassa intensità; la protezione acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, apparecchi radio, apparecchi con emissione di suoni; le protezioni visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni predatori; acquisto dei cani da guardiania.

Riziero Santi

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