Il golpe di Riccione è cosa fatta. Sono stati tredici i consiglieri comunali della Perla Verde che si sono presentati dal notaio Ripa per depositare le loro dimissioni. Quanti ne bastavano per far decadere l’intero consiglio comunale e quindi per mettere la parola fine alla legislatura. I consiglieri firmatari sono stati i cinque di Unione Civica (Mercatelli, Montanari, Urbinati, Montalto, Mingucci), i quattro di Oltre (Ubaldi, Casadei, Marchetti, Bonfini), i tre del Pd (Bauzone, Arcangeli, Pazzaglini) e Patrizia Fabbri di Forza Italia.
Le dimissioni della metà più uno dei consiglieri, una volta protocollate in municipio, determinano lo scioglimento del Consiglio Comunale e, di fatto, la fine dell’attuale Amministrazione.
Renata Tosi era stata eletta Sindaco di Riccione l’8 giugno 2014, vincendo al ballottaggio contro Fabio Ubaldi con il 53% dei voti. È stata il primo sindaco donna di Riccione.
Nell’entrare in carica aveva assicurato: “Mi faccio garante per assicurare a Riccione una “normalità” che in fondo è la vera aspirazione di tutti noi”. ma quella “normalità”, a quanto pare, è rimasta fra virgolette.
