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Rimini: a Palazzo del Podestà e all’Arengo il Nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Oggi pomeriggio la III e IV commissione consiliare permanente in seduta congiunta hanno affrontato il tema della eifunzionalizzazione degli spazi museali del Palazzo del Podestà e del Palazzo dell’Arengo per il Nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea.

Gli obiettivi

Obiettivo del progetto è la promozione di un’immagine e di un senso identitario di città che, accanto al proprio consolidato ruolo di “capitale balneare”, recuperi la consapevolezza e il valore del proprio patrimonio storico, artistico e culturale.

In questo quadro ha attivato un impegnativo ed ambizioso processo di rigenerazione del centro storico, attraverso interventi di recupero e valorizzazione delle infrastrutture culturali quali “contenitori” e degli spazi urbani, per offrire anche nuove funzioni e occasioni di fruizione in un’ottica di arricchimento e moltiplicazione della proposta culturale.

In questa nuova visione strategica, sono stati quindi realizzati o programmati interventi sui principali contenitori culturali della città, sottoponendoli a un processo complessivo di riqualificazione per restituirli  ad una nuova e più ampia fruizione pubblica: la piazza sull’acqua, il cantiere del porto antico al Ponte di Tiberio, la ricostruzione del teatro Galli, che riaprirà nell’autunno prossimo dopo oltre settant’anni, l’Ala nuova del Museo, il Museo internazionale Federico Fellini, il più grande e innovativo museo al mondo dedicato a un artista e alla sua eredità poetica in corso di progettazione.

E’ nel quadro di questa strategia che rientra anche l’attenzione ai temi dell’arte moderna e contemporanea per la quale è stata pensata una stimolante coniugazione con i centralissimi spazi storici del Palazzo del Podestà e del Palazzo dell’Arengo, per offrire a tali edifici possibilità  di ospitare funzioni che ne esaltino il valore storico architettonico e le potenzialità di fruizione.

Una nuova visione urbana capace quindi di attribuire un ruolo di primo piano allo spazio espositivo già consacrato all’arte contemporanea, situato in centro storico, all’interno degli spazi di due edifici medievali di elevato valore storico ed architettonico, che affacciano su Piazza Cavour: Palazzo del Podestà e Palazzo dell’Arengo.

I partner: la Fondazione San Patrignano, il Comune di Rimini e il rapporto pubblico e privato

In questo quadro di progettualità l’Amministrazione Comunale ha “incrociato” gli obiettivi e gli intendimenti della Fondazione San Patrignano, che grazie al contributo di artisti e collezionisti, ha raccolto una straordinaria collezione di opere d’arte di artisti contemporanei di grande rilievo e interesse e si propone di destinarli, in parte, alla pubblica fruizione, facendone anche strumento di valorizzazione sociale e culturale del territorio.

L’Amministrazione Comunale e Fondazione hanno in questi mesi attivato un percorso sinergico per definire un progetto armonico che, proprio attraverso la leva della cultura e dell’arte, alimenti un modello sperimentale di collaborazione tra pubblico e privato per perseguire obiettivi comuni di promozione culturale e di impegno sociale, anche in una prospettiva di innovazione e arricchimento dei luoghi in cui si svolge la vita culturale e sociale della città.

In questo quadro è stato condotto un percorso condiviso che ha portato la Fondazione a proporre al Comune di Rimini la cessione in comodato di parte della propria collezione e a individuare concordemente quale sede espositiva permanente della stessa i Palazzi del Podestà e dell’Arengo.

Con il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato con delibera e inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020, sono stati individuati gli interventi necessari alla rifunzionalizzazione degli spazi museali e degli arredi, al miglioramento funzionale attraverso l’inserimento di nuove dotazioni per l’accoglienza al visitatore, di un servizi di ristoro, di un book-shop oltre alla biglietteria, perseguendo l’obiettivo della complessiva valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e artistico dei due edifici.

Il progetto nel suo complesso potrà essere  realizzato per stralci e che inizialmente i lavori riguarderanno principalmente gli ambienti del Palazzo dell’Arengo al piano terra e primo oltre ad alcuni spazi presenti nel Palazzo del Podestà.

L’Accordo

La messa a disposizione del Comune di Rimini della Collezione, con la Fondazione San Patrignano avverrà in comodato gratuito e avrà una durata di 10 anni con possibilità di rinnovo.

Le sale espositive potranno essere utilizzate anche per esposizioni temporanee che fossero ideate, promosse e programmate previo accordo tra la Fondazione ed il Comune di Rimini, oltre che per la collocazione di ulteriori opere detenute dal Comune di Rimini a vario titolo o di eventuali ulteriori opere d’arte che fossero in futuro concesse in comodato dalla Fondazione al Comune.

E’ facoltà per il Comune di Rimini di accogliere, previo nulla-osta da parte della Fondazione, richieste di prestito a parte di soggetti terzi quali Musei, Associazioni culturali, Fondazioni o altri Enti, anche privati, che potranno comportare anche il versamento di un corrispettivo a favore del Comune di Rimini.

Le riproduzioni potranno essere utilizzate dal Comune di Rimini per fini istituzionali e/o di promozione dell’offerta turistica e culturale della città, per motivi di studio, di ricerca o didattici nonchè per il prestito delle immagini a soggetti terzi per pubblicazioni a scopo culturale e al fine della valorizzazione delle opere.

Gli introiti derivanti dalle attività di cui sopra e dalla vendita dei biglietti per l’ingresso al Museo spetteranno al Comune di Rimini senza versamento di alcuna royalty alla Fondazione ad eccezione di quanto verrà introitato per le esposizioni temporanee per le quali il Comune verserà alla Fondazione una royalty pari al 10% dei ricavi derivanti dalla vendita di specifici biglietti di ingresso e cataloghi dedicati.

La collezione della Fondazione che costituirà il Nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporane, ha un valore complessivo stimato dalla casa d’asta Phillips pari a 6.900.000 euro.

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