«Stop razzismo anti-italiano». Questa la scritta stampata a chiare lettere su uno striscione appeso la scorsa notte dai militanti del partito neofascista Forza Nuova ai cancelli del Tribunale di Rimini. In una nota diffusa alla stampa gli estremisti manifestano il loro sostegno alla proposta lanciata dal Ministro Fontana sull’abrogazione della Legge Mancino che prevede la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro di chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; e la reclusione da sei mesi a quattro anni di chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Secondo il pensiero dei militanti neofascisti, stando a quanto si legge nel loro comunicato, con l’applicazione della Legge Mancino, «si pretende di fatto l’incriminazione di chi la pensa diversamente, soprattutto quando questo pensiero è in contrasto con il progetto oramai evidente di sostituzione etnica. L’ unica vera vittima nell’Italia degli anni duemila è l’italiano, che non solo dovrebbe farsi sostituire, ma a questo punto dovrebbe anche farlo in silenzio».