Riportiamo di seguito alcune precisazioni fatte dall’Amministrazione di Coriano, in risposta all’articolo apparso ieri, 10 maggio, su Chiamamicittà.it, riguardo la prima udienza del ricorso dei dipendenti comunali corianesi contro l’Amministrazione Comunale del Sindaco Domenica Spinelli. Le dichiarazioni sono a firma di Michele Morri, Assessore al Personale:
– L’avvocato Sandro Mainardi che rappresenta il Comune di Coriano, in accordo con gli avvocati Sacco che rappresenta una parte dei lavoratori e Montini di Firenze che ne rappresenta un’altra parte, ha presentato la richiesta di rinvio per due motivazioni. La prima per analizzare i decreti attuativi della Riforma Madia al fine di verificare la possibilità di recuperare sui fondi futuri le somme indebitamente percepite. La seconda motivazione nasce dalla prima, ovvero la necessità di predisporre i necessari calcoli per stabilire modalità e tempi del recupero se possibili.
– Non mi sembra che il Giudice Ardigò abbia fatto le considerazioni “la sospensione di parte dello stipendio è un fatto grave, soprattutto se avviene in mancanza di qualsiasi sentenza in merito (come è il caso per Coriano)”. Sarà mia premura richiedere il verbale dell’udienza e richiedere al Giudice Ardigò, se presenti, eventuali registrazioni dell’udienza.
– L’udienza è durata non più di 30 minuti che posso attestare in qualsiasi momento.
Fanno seguito alcune considerazioni a firma di Michele Morri, Assessore al Personale:
– L’affermazione che le sentenze di situazioni simili stanno andando a favore dei lavoratori non è confermata dai fatti. La Corte di Cassazione con recente sentenza n. 4323/2017 ha stabilito che qualora un dipendente (in questo caso si tratta di una dipendente pubblica) abbia percepito somme maggiori a quelle dovute, erogate per errore, dovrà procedere alla restituzione anche se è dimostrata la buona fede, citando l’articolo 2033 del Codice Civile che è lo stesso articolo che applica il Comune di Coriano richiedendo la restituzione ai dipendenti, non potendo recuperare sui fondi del salario accessorio futuri come da Decreto SalvaRoma.
– La richiesta di rinvio, in accordo con la controparte, da parte dell’Amministrazione per aspettare i decreti attuativi previsti per fine maggio, è in continuità con quanto intrapreso nei mesi passati, quando il Sindaco ha incontrato a maggio 2016 il Ministro Madia e i funzionari del Ministero per consegnare una proposta di modifica alla riforma che prendesse in carico anche le situazioni del salario accessorio simili a quella del comune di Coriano.
– Purtroppo moltissimi commentatori si dimenticano, o si dimenticano a vicende alterne, una cosa fondamentale: il salario di base e quello accessorio dei dipendenti pubblici è denaro pubblico. In parole molto più brutali, i cittadini di Coriano pagano con le loro tasse gli stipendi dei dipendenti comunali ed hanno il diritto di capire come esse vengano spese e che siano amministrate con regolarità e correttezza. Da 5 anni la linea di questa Amministrazione è il rigore nell’applicazione delle leggi poiché solo così possiamo garantire parità di trattamento, la corretta amministrazione dei soldi dei contribuenti.
– Come già detto nel primo comunicato, due anni orsono, inviato da questa Amministrazione sulla questione salario accessorio, nessuno mette in discussione la buona fede dei dipendenti.
– Gli avvocati Sacco e Montini rappresentano due diversi gruppi di dipendenti con diverse posizioni con diversi contenuti. Una parte dei dipendenti non ha fatto opposizione, qualcuno ha già restituito la somma richiesta