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Il Pd ha scelto Sabrina Vescovi: ecco perchè

Sarà Sabrina Vescovi la candidata a sindaco per il Pd ed il centro sinistra a Riccione. E’ stata nominata all’unanimità dalla direzione del Pd di Riccione. La candidatura è scaturita da una consultazione svolta nei giorni scorsi dal presidente del Pd Marino Masi e dal segretario Marco Parmeggiani tra i componenti la direzione del partito.

Ma vediamo il profilo del candidato a sindaco di Riccione.

Sabrina Vescovi in tempi non sospetti si raccontava in questo modo:
“Sono una persona disponibile e socievole, ben disposta ad interagire e ad accogliere l’altro. Mi relaziono con naturalezza e disinvoltura sia negli ambienti conosciuti che in quelli a me nuovi. Non mi spaventa la difficoltà e sono attratta da tutto ciò che è nuovo. Lavoro prevalentemente in team sapendo trasferire energia e passione per ciò che si fa. Tengo molto alla condivisione degli obiettivi e alla motivazione personale e professionale che vivo con entusiasmo e positività. Sono autonoma ed indipendente e l’essere particolarmente esigente mi permette di essere consapevole e di vivere le situazioni con spirito critico ed autocritico traendo così forti spinte verso il miglioramento.”

Chi la conosce conferma: tutto vero. Ma con una puntualizzazione. La Vescovi  è una che difende le proprie posizioni, non è facile farle cambiare idea. Non per testardaggine o ottusità, tutt’altro. Ma perché convinta delle proprie posizioni e delle proprie competenze. Per fare cambiare idee a Sabrina Vescovi occorre entrare nell’argomento ed essere convincenti. Un pregio? Un difetto? Dipende dai punti di vista.

Sabrina Vescovi ha 47 anni, è separata con due figli, laureata in giurisprudenza.
E’ imprenditrice e ricopre ruoli di primaria responsabilità in aziende del settore delle telecomunicazioni.
E’ componente del consiglio Camerale della Camera di Commercio di Rimini in rappresentanza di Unindustria Rimini. E’ stata eletta nella Giunta di Unindustria Rimini.

L’esperienza lavorativa di imprenditrice ha sempre accompagnato la sua attività politica, con ruoli di rilievo fin da giovane. Consigliere comunale a Riccione a 22 anni, dal 1992 al 1995. Presidente dello stesso Consiglio Comunale dal 1999 al 2004. Assessore al comune di Riccione dal 2004 al 2009. Consigliere provinciale dal 2009 al 2012.

Nelle scelte in politica economica è sempre stata dalla parte dell’innovazione, convinta sostenitrice delle necessità delle riforme in molti settori del nostro Paese ad iniziare dalla giustizia civile. Sostenitrice di Matteo Renzi, ma senza abbandonare il suo spirito critico ed autonomo.

Scegliendo lei, il Pd ha puntato tutto sulla carta dell’esperienza imprenditoriale coniugata a quella politico-amministrativo. E da questo punto di vista, profili di questo livello a Riccione, e non solo, se ne vedono pochi.

Una scelta che esclude salti nel buio e mette al bando inesperienza e dilettantismo. Infatti, se c’è un difetto che viene rimproverato alla Vescovi, è di essere “troppo seria”; se pure per qualcuno può essere un difetto in certi ruoli. Di certo non è una candidatura inventata a tavolino, non frutto di alchimie ma dettata in primo luogo dalla qualità della persona.

E un personaggio come lei che ha sempre guardato avanti, difficilmente potrà essere tacciato di appartenere al passato. Semmai, essendole del tutto sconosciuta la demagogia, non sempre a tutti è piaciuta la sua franchezza.

Ma perché lei ha deciso di accettare la candidatura? È risaputo che la sua non è stata una decisione a cuor leggero e anzi c’è voluto un po’ perché si convincesse. Alla fine la risposta l’ha data lei stessa, per iscritto: “per lo spiccato interesse per la politica e la pratica della partecipazione civica”. Che nel linguaggio di “una troppo seria” significa: “è la passione, bellezza”.

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