Ha inaugurato venerdì scorso a Santarcangelo The museum of non-humanity, uno dei diversi “habitat” che occuperanno la città in occasione di contagious energy, l’edizione 2017 del festival curato da Eva Neklyaeva. Il Museum of Nonhumanity riflette sui risultati della distinzione tra umano e non umano, collocandosi in un immaginario tempo futuro, in cui è ormai conclusa la storia della discriminazione. Il museo è curato da Terike Haapoja, artista visiva di origine finlandese di stanza a New York e già rappresentante del Nordic Pavillon alla Biennale d’Arte di Venezia, e dalla scrittrice Laura Gustafsson. L’apertura del museo è stata celebrata con una serata dedicata, che ha visto, oltre a vari concerti, anche un discorso del sindaco di Santarcangelo Alice Parma, insieme alla politica italiana Cécile Kyenge Kashetu. Oltre all’installazione permanente all’interno del Supercinema, il Museo della non umanità prevede una serie di incontri pubblici in un vegan caffè, in cui sono invitati sociologi, politici e attivisti.
Ma proprio la presenza del Museo il contenuto delle lectures – che riflettono su forme di discriminazioni di scottante attualità – sono state al centro di polemiche da perte di Matteo Montevecchi, 22 anni giovane consigliere di centrodestra di Santarcangelo (eletto in Fratelli d’Italia) che in un articolo apparso su una testata on-line aveva dichiarato:
“Ancora una volta ci aspetta un Festival totalmente politico, un evento di nicchia che usa soldi pubblici per fare propaganda. Questo è inaccettabile“. Aveva poi proseguito: “Ho dato un’occhiata agli incontri di questo nuovo museo temporaneo e sono rimasto sconcertato. Gli incontri “Freedom” saranno tenuti da Stefania Minchini Azzarello, vicepresidente di “Corrente alternata”, un’associazione di promozione della spudorata “cultura” gender.” Montevecchi conludeva infine: “Non dobbiamo arrenderci, oggi più di prima è necessario contrastare e creare spazi di contro cultura. Abbiamo una responsabilità politica, arrivare alle nuove generazioni. Questo Festival ha un suo obiettivo politico“
Non si fa attendere la risposta del Comune di Santarcangelo, che tramite una nota stampa dichiara:
“Il consigliere comunale Matteo Montevecchi (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) non perde occasione per deformare la realtà dei fatti, con l’obiettivo di screditare l’amministrazione comunale e il festival del teatro, oltre a offendere personalmente il sindaco Alice Parma, l’europarlamentare Cécile Kyenge e le artiste creatrici del “Museum of Nonhumanity” (guarda caso tutte donne). In un articolo pubblicato su un quotidiano locale online, infatti, Montevecchi cita ampi stralci del discorso di presentazione letto dal sindaco all’inaugurazione del museo, piegandolo alla sua interpretazione distorta dell’opera di Terike Haapoja e Laura Gustafsson e di quel momento inaugurale. È sufficiente notare che Montevecchi ha volutamente evitato di citare la frase conclusiva del sindaco, determinante per capire il senso dell’intero discorso: “Con queste parole, v’invito calorosamente a condividere con noi questo atto d’immaginazione”. Un atto d’immaginazione dunque, come chiunque può capire leggendo l’intervento integrale del sindaco, disponibile qui bit.ly/sindaco-monh. Per spazzare il campo da qualsiasi ambiguità, del resto, la miglior presentazione del progetto è quella affidata dalle due artiste al catalogo del festival:
“Immaginiamo che la storia della discriminazione sia superata, e che sia necessario un museo per riflettere su di essa. Che tipo di istituzione potrebbe essere? E soprattutto, come sarebbe un mondo in cui questa istituzione possa esistere? Il museo presenta la storia della distinzione tra esseri umani e altri animali, e il modo in cui questo confine immaginario è stato usato per opprimere l’umanità, gli animali, la natura. La divisione del mondo in due gruppi – umano e subumano – è divenuta, nel corso della storia, un mezzo per giustificare schiavitù e genocidi, mentre la distinzione tra esseri umani e altre specie ha aperto la strada all’abuso delle risorse naturali e degli animali. Una visione che si riverbera nella discussione politica contemporanea, che fa propri elementi di deumanizzazione nella costruzione di un linguaggio dell’odio” (il testo integrale a pagina 9 del catalogo: bit.ly/cat-festival2017).
Si capisce dunque che il cuore dell’opera sono le discriminazioni dell’uomo contro l’uomo e il modo in cui, nel corso dei secoli, la parola e il concetto di “animale” sono stati utilizzati per disumanizzare le altre persone e sottoporle ai peggiori soprusi. Detto questo, è difficile credere che si sia trattato di una semplice svista o errore di valutazione, visto che il consigliere ci ha ormai abituati a polemiche feroci quanto prive di fondamento. L’invito a Montevecchi, così come a tutte le famiglie e i cittadini di Santarcangelo, è a visitare il “Museum of Nonhumanity”, aperto al Supercinema fino al 16 luglio, per vedere con i propri occhi l’opera realizzata dalle due artiste finlandesi. E giudicare in autonomia – ma con reale cognizione di causa – se nel mondo di oggi è più necessaria una politica fatta di polemiche gratuite o un’arte in grado di parlare della società e delle sue discriminazioni, del passato o del presente come quelle riportate anche in questi giorni dalla stampa locale.”
E’ possibile visitare il Museum of Non-Humanity fino al 16 luglio, qui tutte le info sul museo e sul programma del Festival.