“Vinicio ci ha lasciato”, con queste parole sua moglie ieri mi ha dato il triste annuncio. Sono veramente triste. Quando ha squillato il telefono ed ho visto il suo numero (che conoscevo molto bene), mi aspettavo fosse uno dei suoi soliti inviti a concordare qualche iniziativa culturale. Invece …
Perché Vinicio, nonostante la sua veneranda età (classe 1926), non ha mai tirato i remi in barca; e quando le condizioni fisiche ne hanno ridotto la mobilità, ha continuato tuttavia a fare progetti. Da lunga data il suo pensiero preminente andava alla poesia, ma non solo.
Tantissimi anni fa è stato il promotore e fondatore dell’Associazione Culturale “Hostaria del Terzo” a Miramare, così denominata dal nome della prima struttura ricettiva del luogo, risalente al Quattrocento. Le idee, le manifestazioni, le proposte, le riflessioni, le iniziative di carattere politico-culturale sono state molte. Dal 1991 e fino al 2007 l’Associazione ha pubblicato il giornaletto “Il Terzo–Miramare news”, con impegno non lieve, anche sotto l’aspetto finanziario.
Nel 2005, in occasione del centenario di Miramare, è stato grazie all’interessamento di Vinicio ed alla sua capacità di conquistare sostenitori che il Comitato dei festeggiamenti ha potuto promuovere oltre 40 manifestazioni nell’arco dell’anno. E sempre al suo interessamento si devono alcune opere destinate ad arricchire l’aspetto del paese, come ad esempio la fontana in fondo a viale Oliveti.
Col tempo la poesia ha preso il sopravvento negli obiettivi suoi e dell’Associazione, come strumento per cercare di elevare culturalmente il quartiere, i giovani soprattutto. Nel 1998 è nato il premio nazionale “Nuova poesia”, riservato ai giovani. Grazie alla dedizione di Vinicio, soprattutto grazie a lui, fino al 2010 ne sono state realizzate 8 edizioni, tutte seguite da una monografia contenente le poesie premiate e segnalate; monografie eleganti, impreziosite da una coperta elaborata dall’amico dell’Associazione Vittorio D’Augusta. Nel 2009 è uscita anche una monografia speciale per celebrare il decennale del premio (1998-2008).
La poesia toccava nel profondo le corde della sua sensibilità; Vinicio era un buon poeta dilettante, oltre che dotato di una prosa piacevole, che non ha mai voluto esibire. Questo è un aspetto della sua personalità noto solo agli amici ed a chi gli era particolarmente vicino.
Quando si è trasferito a Miramare, ancora nel vigore degli anni, aveva una marcata caratterizzazione politica e per tale motivo alcuni lo trattavano con distacco o diffidenza. Ma col tempo hanno dovuto ricredersi. Vinicio era un uomo di partito, ma non un uomo di parte. Prima venivano le sue convinzioni, prima veniva l’interesse della gente e del paese. Spesso si è trovato in contrasto con le posizioni del partito in cui militava o della pubblica amministrazione; sempre ha fatto prevalere le posizioni che in coscienza riteneva giuste.
Un uomo giusto, dunque.
Per questo lascia un vuoto profondo.
Per questo non posso non essere triste.
Oreste Delucca