Un padiglione eventi “extra-ordinario”. Una trentina di milioni di investimento di per dotare la Fiera di Rimini di uno spazio adeguato ad ospitare concerti, spettacoli e manifestazioni veramente grandi, dalle 10 mila persone in su.
In un’intervista al Sole 24 Ore, Ugo Ravanelli, nuovo amministratore delegato di Italian Exhibition Group (Ieg), annuncia 35 milioni di investimenti sulla Fiera di Vicenza tra ampliamento e restyling del quartiere, ma conferma anche che il progetto di un nuovo grande contenitore per gli eventi di Rimini sta andando avanti avanti.Nel giro dei prossimi quattro anni (si pensa di iniziare i lavori nel 2020, ma vanno ancora acquisiti i terreni) dovrebbe quindi sorgere una nuova architettura, dato che gli attuali padiglioni si sono dimostrati in alcuni casi insufficienti.
Il progetto è stato affidato ai tedeschi di GMP Von Gerkan, Mark & Partner, gli stessi che costruirono la nuova Fiera e il Palacongressi di Rimini e che ora amplieranno anche quella di Vicenza: lo studio di Amburgovi interverrà per ampliare la superficie espositiva di altri 26mila mq (arrivando a 80mila mq complessivi), con spazi su due livelli e non più su cinque. Qui i lavori avranno inizio già nel 2019 e dureranno almeno due anni, quindi tre o quattro edizioni di VicenzaOro saranno ospitate in tensostrutture temporanee.
Ravanelli spiega al Sole questi investimenti in nuovi spazi con l’ambizione di Ieg, che «è essere catalizzatore di tutte le filiere, per allargarci sempre più in logica internazionale, aggregando attorno all’evento “core” e alla nostre piattaforme del made in Italy altri prodotti e attività. Questo richiede spazi».
E il dibattito sulla holding unica della via Emilia? «La vera alleanza sarebbe quella regionale – risponde al’ad di Ieg – perché dal punto di vista industriale non ha senso che a distanza di 100 km ci siano due strutture fieristiche come Rimini e Bologna che competono sui mercati mondiali senza integrarsi, anche perché siamo complementari, con pochissimi segmenti sovrapposti».