Giorgio Grassi, oggi patron del Rimini FC ma ancor prima dell FYA Riccione, legge un post di Renata Tosi ed esplode: sulle colonne del Corriere Romagna si toglie tutti i macigni che ancora gli sono rimasti sullo stomaco dopo i non facili rapporti con l’ultima amministrazione riccionese.
A innescare lo sfogo del “re dei palloncini”, un messaggio dell’ex sindaco Tosi, che salutava il ritorno di una squadra della Perla Verde in Prima Categoria: l’Unione Calcio Riccione. Secondo Grassi, questo è il sintomo di una strategia sempre perseguita dalla Giunta Tosi, mettere gli uni contro gli altri. Risultato? “Non conosco nessuna società sportiva che abbia fatto i salti di gioia durante quella amministrazione”. Che oggi, “grazie a Dio”, sottolinea Grassi, è caduta, ma dopo “due anni e mezzo di ostilità contro di me e la Fya”.
E il presidente accusa: “Ci hanno tolto la gestione di alcuni campi che avevamo ottenuto con un bando”. E poi ancora bordate: “Non c’è stata nessuna possibilità di dialogo. Diceva Einsttein che è più facile sbriciolare l’atomo che il pregiudizio. Con quell’amministrazione è stato così”.
E l’assessore allo sport di quella Giunta, Carlo Conti, ora candidato per Patto Civico Riccione in competizione con la Tosi? “Facevano come con il cane, uno lo tiene e uno lo mena. Una volta hanno castigato noi, l’altra il S. Lorenzo, l’altra Famija Arciunesa e così tante altre realtà locali preziose”.
Conclusione: “Non c’è stato rispetto. Chi guida la città deve essere come il babbo in una famiglia: deve tenere tutti insieme, non mettere i propri figli l’un contro l’altro. Mi auguro che in futuro non sia più così”.