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5 Stelle primarie. Vicenzo Cicchetti da Riccione sfida Luigi Di Maio

Oggi (18 settembre) alle ore 12 scadeva il termine per presentare le candidature a Presidente del consiglio per il movimento 5 Stelle. Oltre a Luigi Di Maio, di fatto unico candidato, si sono presentati anche in altri sette.

Tutti sette non hanno nessuna possibilità di vincita, ma sono in ricerca di qualche momento di gloria nazionale.

I 5 Stelle della provincia di Rimini cercano di non farsi mancare nulla. Dopo essersi politicamente suicidati per le elezioni comunali di  Rimini, nel 2016, a causa delle profonde divisioni all’interno del movimento, aver vinto il comune di Cattolica ed ottenuto pessimi risultati alle recenti elezioni comunali di Coriano, Morciano e Riccione pensano di ritornare al centro dell’attenzione con una candidatura a premier.

Vincenzo Cicchetti, 61 anni, imprenditore informatico di Riccione, ex consigliere comunale per i pentastellati nella precedente legislatura a Riccione si candida a primo ministro.

Ha un programma molto semplice “Un solo metro di giudizio e condotta: BuonSenso nel pieno rispetto della volontà manifestata dai cittadini!! Si all’esperienza, alla competenza, al merito, alla fatica, al lavoro serio e responsabile. No all’arrivismo, al pressapochismo, al parassitismo, all’inefficienza, al paraculismo, all’improvvisazione». Nel mirino di Cicchetti in particolare Di Maio: «Ci è stato imposto solo perché giovane e telegenico. Ma non possiamo presentarci con uno che non è laureato, non ha mai lavorato e non sa l’inglese”. Aggiunge anche: ” La coronazione di Di Maio è uno schiaffo al Paese ed ai nostri giovani”

Quindi il nostro candidato nostrano pensa si spiazzare tutti (nei 5 Stelle, ad iniziare da Di Maio) dall’alto della sua esperienza riccionese.

Cicchetti è nato a Coriano, cresciuto a Cattolica, dal 1992 residente a Riccione. E’ stato candidato a sindaco a Riccione nel 2014, pensava di poter essere riconfermato anche nel 2017 ma così non è stato. Per questa ragione non si è ripresentato neanche in lista.

In realtà non era una rinuncia ma una scelta precisa. Nel movimento 5 Stelle ci è la regola che chi ha un incarico non può correre per un altro. Cicchetti, scientificamente, ha deciso di non correre per il sindaco di Riccione ( e consigliere comunale) perché aveva già in testa la candidatura a premier.

Oppure, se non vince le primarie on line, pensa di avere il via libera per un posto in parlamento. Vedremo nelle prossime settimane.

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