Da giovedì 23 settembre, il Cinema Fulgor riapre i battenti con il grande cinema d’autore: fino a mercoledì 29, infatti, verrà proiettato tutte le sere alle ore 21:00 il film Qui rido io (ITA, 2021) di Mario Martone, presentato in concorso al Festival di Venezia 2021.
Siamo a Napoli, nei primi anni del Novecento. Eduardo Scarpetta (interpretato da Toni Servillo) è uno degli attori più in voga della scena teatrale partenopea. Martone sceglie di raccontare la vicenda di un artista d’indiscusso carisma, sia nel contesto pubblico che in quello famigliare, che viene però improvvisamente messo in discussione da una denuncia per plagio, dopo aver messo in scena una sorta di parodia de La figlia di Iorio – tragedia nientemeno che del poeta vate Gabriele D’Annunzio (qui la nostra recensione al recente biopic Il cattivo poeta), uno degli scrittori più influenti del tempo.
L’impostazione biografica, rigorosa e filologica, offre a Martone la possibilità di rievocare la magnifica atmosfera di una Napoli crepuscolare fin de siècle, alternando la narrazione della piccola storia famigliare a quella della grande Storia europea, di cui appunto Napoli era stata nell’Ottocento una delle capitali. Al di là del contesto storico, il ritratto che il regista ci dà di Scarpetta è inoltre fondato su un realismo del tutto estraneo da chiavi stereotipate, e rappresenta con grande attenzione tutte le contraddizioni che caratterizzano la vita privata dell’attore, come del resto anche la sua carriera teatrale.
Dettagliata e convincente è la resa “tridimensionale” dei vari altri personaggi della dinastia Scarpetta-De Filippo, da Vincenzo Scarpetta (Eduardo Scarpetta) a Eduardo De Filippo (Alessandro Manna), Rosa (Maria Nazionale), Luisa (Cristiana Dell’Anna), Titina (Marzia Onorato) e il ribelle Peppino De Filippo (Salvatore Battista), che risente più di ogni altro del peso ingombrante dei suoi famigliari.
Se il suo conterraneo Sorrentino – anch’esso in concorso a Venezia – viene spesso accostato a Fellini, per certi versi si può parlare in questo caso di un Martone “viscontiano”, deus ex machina della messa in scena fra direzione degli attori, attenzione alla scenografia (Giancarlo Muselli, Carlo Rescigno), ai costumi (Ursula Patzak) e alla fotografia (Renato Berta); un altro aspetto tipicamente viscontiano è inoltre il sentimento decadentista incarnato da Scarpetta, portavoce di una visione del mondo destinata a divenire obsoleta di lì a poco, in un’epoca di passaggio contrassegnata da profondi mutamenti storici e culturali – come ad esempio la nascita e la diffusione di una nuova arte come il cinema.
Tra le scene più importanti, segnaliamo l’incontro tra Scarpetta e D’Annunzio (interpretato da Paolo Pierobon) e il momento in cui appare il grande intellettuale partenopeo Benedetto Croce (Lino Musella).
Programmazione
- giovedì 23 settembre – 21:00
- venerdì 24 settembre – 21:00
- sabato 25 settembre – 21:00
- domenica 26 settembre – 21:00
- lunedì 27 settembre – 21:00
- martedì 28 settembre – 21:00
- mercoledì 29 settembre – 21:00
Per ulteriori info ecco il link al sito ufficiale del Cinema Fulgor.
Edoardo Bassetti